Truffe sulle bollette: guida su come riconoscerle e difendersi
5 Settembre 2022
Tra le novità previste dal Decreto Rilancio c’è anche quella che riguarda il taglio da 600 milioni per le bollette delle piccole e medie imprese.
In particolare, il suddetto taglio riguarderà – circa – 3,7 milioni di imprese che hanno subito danni a causa del Covid-19.
Spetterà all’Arera (Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente) occuparsi della riduzione della spesa sostenuta dalle bollette elettriche non domestiche connesse a bassa tensione, prevista per i mesi di maggio, giugno e luglio.
L’obiettivo è alleggerire i costi sostenuti dalle piccole e medie imprese danneggiate dal coronavirus e riguarda la quota fissa della bolletta di tali imprese.
Questa quota fissa – nello specifico – si riferisce a tutte le componenti che servono a coprire i costi per attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale, ovvero “oneri generali di sistema” e “trasporto e gestione del contatore”.
Spetterà all’Arera “rideterminare le attuali quote fisse, indipendenti dalla potenza e relativa alle tariffe di rete e agli oneri generali per tutti quei clienti domestici alimentati a bassa tensione”.
Invece, per gli utenti con potenza disponibile superiore a 3,3 kW – per esempio artigiani, professionisti e piccoli laboratori – la quota verrà rideterminata applicando una potenza “virtuale” fissa a 3 kW.
Al fine di attuare l’intervento, è stato disposto dal Decreto Rilancio che il Ministero dell’Economia versi 600 milioni – suddivisi in due tranche – sul conto “Emergenza Covid-19” istituito proprio dall’Arera.
La prima tranche dovrà essere versata entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento; i restanti 300 milioni, invece, entro il 30 novembre 2020.
Secondo le previsioni Arera, l’intervento produrrà un netto taglio alla bolletta, addirittura superiore al 70% per i clienti che impegnano 15 kW di potenza.
