Bollette: la luce scende del 4.5%, il gas sale
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Il dato è impietoso, ma realistico. Sembra proprio che moltissime bollette (solitamente) di luce e gas siano espresse in modo “sbagliato”. In cosa consisterebbe l’errore? Stiamo parlando delle cosiddette fatture a 28 giorni.
A sollevare il problema, sono stati i clienti delle principali compagnie telefoniche. Essi infatti, dal 2017 al 31 marzo 2018, avrebbero pagato delle bollette ogni 28 giorni, invece dei canonici 30. A finire sul banco degli imputati, aziende come Tim, Wind Tre, FastWeb e Vodafone. Modificando la periodicità dell’invio delle bollette in questione, i mesi da saldare sono diventati 13 (invece dei canonici 12), con un conseguente aumento delle tariffe dell’8,6%.
La buona notizia è che sarà possibile chiedere il rimborso. Le bollette di luce, telefono e gas sono infatti tra le spese che incidono maggiormente sul budget familiare, insieme alle classiche tasse comunali come TARI, rifiuti, tassa unica sulla casa. L’Unione per la Difesa dei Consumatori (Udicon) è in prima linea per effettuare consulenze, verifiche ed eventuali istanze di risarcimento nei confronti delle compagnie incriminate.
Anche l’Antitrust si è schierato a difesa dei consumatori, sanzionando per un totale di 228 milioni di euro i 4 operatori telefonici. Il sistema, si stima, abbia colpito circa 12 milioni di utenti, attraverso un’intesa anticoncorrenziale e coordinando le rispettive strategie. “Nell’imporre le sanzioni l’Autorità ha bilanciato la necessità che esse abbiano efficacia deterrente rispetto a possibili future condotte concertate tra i suddetti operatori e, d’altro canto, l’esigenza che le stesse non siano ingiustificatamente afflittive”, ha evidenziato l’Antitrust in una nota.
